I DERIVATI, COSA SONO E PERCHE’ CE NE DOBBIAMO INTERESSARE
Articolo di Andrea Cecchi – 18/10/2020
Sapete cosa sono i derivati?
Tranquilli. Non lo sa nessuno. Però sarebbe opportuno saperlo, perché la realtà quotidiana ne è permeata. In che senso?
Faccio un esempio. Seguitemi in questo breve ragionamento. Cercherò di spiegarlo il più semplicemente possibile.
Tutti noi usiamo quotidianamente il denaro per gli acquisti che facciamo nella conduzione della nostra vita abituale. Come nasce questo denaro?
!!! IL DENARO ESISTE SOLO DOPO CHE UNA BANCA LO CREA INDEBITANDO QUALCUNO !!!
(rileggere la frase qui sopra più volte fino a che la si è capita)
Quindi, possiamo dire che il denaro è un’unità di debito.
IL DENARO CHE HO IN TASCA È:
1) IL DEBITO MIO
2) IL DEBITO DI QUALCUN ALTRO.
Avendo capito questo passaggio fondamentale, ovvero che i soldi sono debito, passiamo adesso a capire lo step successivo: SU OGNI DEBITO MATURANO INTERESSI.
Perché è importante capire questo?
Perché il tasso di interesse che le banche applicano è calcolato con una formula che si basa su di un derivato, ad esempio l’IRS (interest rate swap) e qui la cosa si fa complicata e già non ci si capisce più niente, vero?
Faccio un esempio: io stipulo un mutuo per comprare una casa e la banca mi eroga la somma creando il denaro dal nulla con una scrittura contabile. “Per stabilire quale tasso di interessi vada applicato su un mutuo tradizionale a tasso fisso, entra in gioco il valore percentuale dell’IRS. L’Interest Rate Swap, è l’accordo stipulato tra la banca e uno speculatore disposto a rischiare. Questi accordi finanziari determinano un dato medio annuo”. Quel denaro che ricevo è il mio debito, ma una volta che lo trasferisco al venditore, quel denaro diventa la sua disponibilità di cassa con cui ci può far acquisti. Nell’esempio della compravendita della mia casa, Il mio debito diventa la liquidità circolante che la controparte può decidere di mettere in circolazione nel sistema, spendendola. Ma su quella somma, che poi è il denaro che vediamo con i nostri occhi e che tocchiamo con le nostre mani, maturano degli interessi (che non vediamo), calcolati in base alla formula del IRS, che è uno swap, un derivato. Quindi, tutte le volte che guardiamo un biglietto da 50 €, immaginiamo di vederci scritti dietro gli ingredienti, come su un pacco di biscotti. “ La presente banconota contiene: carta, inchiostro, debito, derivati e derivati altamente tossici che possono causare effetti collaterali anche gravissimi”.
Quindi possiamo tranquillamente affermare che la nostra vita di tutti i giorni è permeata in ogni suo aspetto da operazioni finanziarie complicatissime che si chiamano derivati. Il derivato sui tassi detto IRS è solo uno dei tantissimi contratti che costituiscono la base di tutte le funzioni economiche del mondo. Vi mostro questo riquadro che ho ritagliato dal Financial Times del 29 giugno del 2007, quando già bolliva in pentola la catastrofe dei mutui subprime.
Possiamo divertirci a fare un semplice esercizio: chiedere alle persone che incontriamo se sanno cosa è un derivato. (Io mi diverto anche a chiedere chi sa la diferenza tra debito e deficit). Non lo sa nessuno. Immaginiamoci poi chi potrebbe mai essere in grado di elencare e spiegare con competenza i contratti derivati elencati qui sopra, che sono soltanto una minima parte della galassia complessiva di essi.
Vista la trasversale importanza dei derivati, che sono componente primaria del denaro che usiamo e quindi della nostra vita, penso sia una buona cosa avere almeno una minima infarinatura sull’argomento e spero di riuscire nell’intento con questa mia newsletter. Una spiegazione molto chiara la si può trovare in questa questa breve intervista al Prof. Nando Ioppolo, che purtroppo è scomparso prematuramente il 6 settembre 2013.
Ho scritto dei derivati nelle mie precedenti newsletter:
https://andreacecchi.substack.com/p/konzept-seconda-parte
https://andreacecchi.substack.com/p/larmageddon-finanziario-cresce-nellombra
Con questa newsletter spero di riuscire a spiegare bene l’argomento. Questa è una cosa che bisogna assolutamente capire. Quindi questo che segue è molto importante perché è la base su cui si regge tutto il sistema economico globale: la montagna di contratti derivati! Quella che è in corso adesso è una manovra denominata “GRANDE RESET” con cui gli Stati del mondo intero si sono accordati globalmente, con la scusa del virus sintetico, per cercare di disinnescare il disastro controparte dovuto alla immane catastrofe che travolgerebbe tutti in caso di deflagrazione della bomba neutronica contenuta dentro il mondo dei derivati. Come quando sta per esplodere un reattore nucleare, vengono approntate tempestivamente procedure dette “di contenimento”. Nel nostro caso, le procedure di contenimento sono state il congelamento dell’economia reale di base con i lockdown e la stampa di moneta illimitata, da gettare a palate sopra le falle dei contratti derivati, proprio con lo scopo di ottenere il contenimento.
Quindi, vi prego! Seguitemi ancora un po’ perché ne vale la pena, così sarà tutto più chiaro e comprensibile.
I derivati sono scommesse fatte nella maggioranza dei casi con soldi presi in prestito.
Sono scommesse, come abbiamo visto, fatte sui tassi di interesse, ma anche sulle valute estere, sulle azioni, sui fallimenti di privati e di società, e persino scommesse su scommesse.
Le scommesse sono piazzate dalle banche fra di loro, fra banche e agenzie di brokeraggio, tra brokers e hedge funds, tra hedge funds e banche ed altri ancora.
Spesso hanno un alto tasso di rischio ed hanno dimensioni gigantesche.
Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali (B.I.S.) l’intero mondo è gravato da una pila di derivati OTC di 640 mila miliardi (https://stats.bis.org/statx/srs/table/d5.1?f=pdf) Una cifra più vicina alla realtà, conteggiando tutti i contratti complessivamente, parrebbe addirittura, secondo alcuni analisti, di 2.2 quadrilioni ovvero 2.2 milioni di miliardi. Se si considera anche la sola cifra di 640 mila miliardi, questi corrispondono già a oltre 10 volte il P.I.L. dell’intero mondo. Il fatto è che non lo sa nessuno a quanto ammonta l’intero valore, sono cifre stimate, perché le scommesse in derivati sono nella maggior parte dei casi, scritture private. Ad esempio, quando sono venuti fuori i derivati che hanno affossato il Monte dei Paschi di Siena, abbiamo scoperto che si trattava di due contratti scritti privatamente tra MPS e Nomura e MPS e Deutsche Bank che erano dentro le cassaforti personali dei responsabile delle rispettive banche e nessun organo di vigilanza ne era a conoscenza. Sono saltate fuori soltanto dopo. Quando il bubbone purulento era già scoppiato. Proprio come la scommessa dei Duke nel film capolavoro “Una Poltrona Per Due” . (Questa vicenda nel film è fondamentale. Fa capire che nel mondo finanziario altamente speculativo, una scommessa che ha un esito contrario (Valentine invece che Winthorp), può avere effetti a catena catastrofici. Nel film, l’aver scommesso su Valentine comporta, a causa delle rocambolesche vicissitudini dei protagonisti, una lettura inversa dei dati sui futures del succo d’arancia e il collasso della casa d’investimenti dei Dukes). Nella foto qui sotto si vede la raffigurazione di un contratto OTC. Tanto per capirsi. È più chiaro adesso vero?
Ma torniamo ai numeri colossali del mondo iper – speculativo dei derivati. I “fan” dei derivati sostengono che queste cifre non hanno a che vedere col rischio reale che rappresentano in quanto la maggioranza dei giocatori scommettono denaro preso a prestito. Per meglio capire come funzionano si può considerare questo esempio: un giocatore va a Las Vegas e vuole tentare la sua fortuna sulla ruota della roulette, ma vuole andarci tranquillo, così, invece di mettere i soldi su dei numeri a caso, scommette un po’ sul rosso e un po’ sul nero; un po’ sul pari, un po’ sul dispari.
Raramente vince più di una frazione di ciò che ha giocato, ma allo stesso modo raramente perde più di una frazione lo stesso.
Anche le banche tipo Citigroup o Deutsche Bank fanno la stessa cosa con i derivati, ma con alcune differenze sostanziali:
1. non scommettono contro il banco. Infatti non c’e’ nessun banco contro cui scommettere, invece al gioco dei derivati si scommette con l’equivalente degli altri giocatori intorno al tavolo del casinò.
2. anche se le scommesse sono bilanciate, ciò non avviene con lo stesso giocatore. Per tornare all’esempio della roulette, se Citigroup scommette sul rosso contro un giocatore, può scommettere sul nero contro un altro giocatore. Alla fine le scommesse sono bilanciate (rosso = nero), ma non lo sono i singoli giocatori…niente affatto!
3. Come detto prima, la posta in gioco è spaventosamente grande, milioni di volte tutti i casinò del mondo messi insieme.
Ecco la domanda che ancora non ha risposta:
COSA PUO’ SUCCEDERE IN CASO DI COLLASSO?
Cosa accade se il giocatore non ha i soldi per pagare la scommessa?
Questa affermazione non viene da un catastrofista uccello del malaugurio, bensì dal discorso a Washington del direttore del Fondo Monetario Internazionale:
“Il fallimento di Lehman è un segnale che il collasso globale può arrivare all’improvviso”.
Nel racket delle scommesse, la Mafia sa come comportarsi in caso di insolvenza dei giocatori perdenti. Nella malavita le scommesse girano attraverso gli allibratori che sono a loro volta parte di un intricato sistema di soggetti.
Il sistema funziona quasi sempre bene ma se uno degli allibratori principali non paga la filiera si interrompe causando una reazione a catena e perdono tutti, sia i perdenti che i vincitori, ma c’è di peggio, anche i vincitori che contavano sulla vincita da una parte per ripianare una perdita da un’altra parte, si trovano sbilanciati e cadono facendo crollare con se tutto il sistema. Per evitare questo tipo di disastro, la Mafia sa esattamente cosa deve fare e adotta le contromisure molto rapidamente. Se uno scommettitore non paga, la prima volta se la cava con alcune ossa rotte in qualche vicolo buio, mentre la seconda volta si potrebbe ritrovare in fondo all’East River con calzature di cemento. A differenza della mafia istituzioni come il New York Stock Exchange e il Chicago Board of Trade, operano legalmente ma anche esse si avvalgono di “allibratori” detti brokers. Se un broker non paga, l’agenzia per cui lavora lo allontana dal gioco, se è l’agenzia intera a non pagare, la borsa la bandisce dalle contrattazioni, all’istante! Ma ecco qui il trucco. Nei derivati non ci sono brokers, nessuna borsa per le contrattazioni, nessun controllo. Infatti, di quei milioni di miliardi solo il 4.5% sono stati scambiati in borsa, il resto (+95%) sono scommesse fatte direttamente tra le parti: compratore e venditore. In gergo si dice “over the counter” OTC, che vuol dire al banco, come in un bar, o in una bisca clandestina appunto. Il 100% dei derivati mondiali che la B.I.S. dichiara essere 640mila miliardi sono valori “over the counter”. Niente borse valori, nessun controllo, nessuna regola. Non è semplicemente un caso di cattiva o inesistente disciplina. E’ molto peggio, è l’equivalente di un conglomero di giocatori che scommettano per la strada senza neanche un casinò a mantenere l’ordine. I dati forniti da O.C.C. e dalla B.I.S. ci fanno capire che basta che uno dei giocatori, anche meno esposti ,tipo Lehman Brothers, fallisca per gettare tutto il sistema nella totale paralisi del credito. Deutsche Bank è enormemente più esposta, ecco perché tutti questi sforzi di cercare di agevolare sempre e in ogni modo la Germania. Come mai la Germania viene sempre agevolata? Avete capito ora perchè? Perchè se salta Deutsche Bank scoppia tutto!
Ecco perché il super investitore Warren Buffett ha definito i derivati “armi di distruzione di massa”. Se si conta un dollaro per ogni secondo, ci vogliono 32 milioni di anni per arrivare ad un quadrilione”.
Adesso siamo arrivati al fine di questa strada. Al GRANDE CROCEVIA, come ho scritto nella precedente newsletter.
https://andreacecchi.substack.com/p/il-grande-crocevia
Questa a cui stiamo assistendo è la fine del precedente sistema monetario e i cambiamenti in atto saranno epocali. Quando la tecnologia avrà messo in salvo le Èlite arriverà il giorno del giudizio. Si salvi chi può.