INCHIESTA PENALE PER UN DERIVATO SWAP STIPULATO DALLA PROVINCIA DI CATANZARO NEL 2007

E’ già da qualche tempo che le testate giornalistiche nazionali hanno dato notizia di un’inchiesta recentemente avviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, avente ad oggetto una operazione in derivati swap.

Dell’operazione in discorso si è occupata anche la Corte dei Conti, che avrebbe stilato un apposito dossier a riguardo.
Dalle notizie diffuse su vari organi di stampa, si evince che il prodotto swap fu acquistato dall’ente territoriale calabrese nel giugno 2007, in correlazione ad un mutuo contratto dalla stessa Provincia per un importo di 216 milioni di euro.

Dai primi accertamenti, si potuto sapere che l’operazione fu perfezionata con la Dresdner Kleinwort Investment Bank di Londra e che, al momento della stipula, si segnalò altresì l’intervento della finanziaria Alfafin di Vaduz (Liechtenstein).
La finanziaria del piccolo Paese centro-europeo funse da soggetto intermediario e per tale attività fu compensata con una commissione di ben 750 mila euro.

E proprio al fine di identificare i titolari della finanziaria Alfafin, il sostituto procuratore Domenico Guarascio, che coordina l’inchiesta della Procura calabrese, ha disposto una rogatoria internazionale nei confronti del Liechtenstein.
L’ultima notizia trapelata in ordine di tempo risale al 2 agosto, quando si è appreso della più recente iniziativa istruttoria assunta dalla Procura, che ha deciso di acquisire un’ampia mole di documenti utili all’inchiesta, prelevandoli attraverso la Banca Opi, l’istituto che al tempo dell’operazione in derivati gestiva il servizio di tesoreria della Provincia di Catanzaro.
L’acquisizione di tale documentazione sembra essere stata ispirata dalla duplice esigenza di accertare le procedure seguite nel corso della sottoscrizione del derivato ed approfondire il quadro finanziario sottostante all’operazione.